12
Giugno 2023

DAVIDE CANDELLARO CHIUDE IL REPARTO DEI CENTRALI BIANCONERI

Il trentaquattrenne (candeline spente pochi giorni fa) nativo di Padova arriva a Perugia dopo un lungo giro dell’Italia da nord a sud e dopo tante battaglie sportive da fiero avversario. Reduce da una stagione trionfale in A2 a Vibo, Candellaro racconta le sue sensazioni per l’accordo raggiunto: “Nello sport tutto serve per crescere come atleta e come persona e questo arrivo a Perugia lo vedo come una personale prova del nove per vedere se veramente i momenti passati mi hanno permesso di maturare e migliorare. Ritrovo alcuni miei ex compagni di squadra in passato e l’allenatore che mi ha lasciato più di tutti quelli avuti, che mi ha permesso di migliorare e che mi ha cambiato come giocatore e come persona. Averlo di nuovo in panchina è tanta roba”

La Sir Safety Susa Perugia completa il reparto dei centrali e comunica l’ingaggio per la prossima stagione di Davide Candellaro che va a comporre, con i confermati Russo, Flavio è Solè, una formidabile batteria di posti tre a disposizione di coach Lorenzetti.

È stato un lungo giro dello Stivale quello che ha portato Candellaro, 34 anni compiuti pochi giorni fa, sotto le volte del PalaBarton. Un giro che il nativo di Padova inizia nel settore giovanile numero uno in Italia, quello della Sisley Treviso. Poi il salto nella pallavolo dei “grandi” nella stagione 2009-2010 a Taranto in Superlega. Dopo tre stagioni in serie A2 a Reggio Emilia, Santa Croce ed Atripalda, Candellaro torna nella massima serie a Latina. Due anni a Molfetta, dal 2014 al 2016, segnano l’esplosione definitiva di Davide che poi veste le maglie di Civitanova, Trento e Piacenza prima delle ultime due annate a Vibo con la scorsa stagione in A2 trionfale con la conquista di Supercoppa di A2, Coppa Italia di A2 e promozione in Superlega.
Per Candellaro, centrale di 200 cm. esperto, abile in primo tempo e soprattutto bravissimo nella lettura e nella tecnica di muro, parlano i numeri e parla anche la bacheca dove luccicano tra le altre cose uno Scudetto, una Coppa Italia, un Mondiale per Club ed una Coppa Cev. Tutto questo senza dimenticare le 50 presenze accumulate in nazionale dal 2016 in avanti prendendo parte ai Mondiali nel 2018, alla VNL, agli Europei e alla Coppa del Mondo in Giappone nel 2019.

Candellaro racconta le sue sensazioni per l’accordo raggiunto con la società del presidente Sirci.

“Ho subito pensato che la chiamata di Perugia doveva essere sfruttata. Negli ultimi anni ho vissuto diverse situazioni importanti, con molte gioie ma anche momenti difficili. Nello sport tutto serve per crescere come atleta e come persona e questo arrivo a Perugia lo vedo come una personale prova del nove per vedere se veramente i momenti passati mi hanno permesso di maturare e migliorare”.
Davide a Perugia ritrova coach Lorenzetti avuto come allenatore nel biennio a Trento.
“Perugia la conosco da fuori, non posso dire di conoscere veramente l’ambiente ed infatti non vedo l’ora di farlo da dentro. I giocatori e l’allenatore invece li conosco bene. Alcuni ragazzi sono stati miei ex compagni di squadra in passato, l’allenatore è penso quello che mi ha lasciato più di tutti quelli avuti, che mi ha permesso di migliorare e che mi ha cambiato come giocatore e come persona. Averlo di nuovo in panchina è tanta roba”.

Candellaro è atleta esperto e sa bene quali sono le ambizioni stagionali.

“Sappiamo tutti che il nostro è il campionato con la competitività più alta in assoluto, nel quale non puoi mai passare una domenica tranquilla. Però è inutile girarci intorno, è chiaro che la squadra è costruita per arrivare in fondo ad ogni competizione. Il mio obiettivo? Sono qui per aiutare una squadra piena di campioni che hanno giocato mille finali e vinto tanti trofei. Qualsiasi cosa andrà bene per poterli aiutare”.
Dopo tante battaglie da fiero avversario, Candellaro veste dunque il bianconero.
“Perugia anni fa per me voleva dire partite importanti giocate sul filo del rasoio. Ricordo l’ambiente che si respirava quando entravi al palazzetto, faceva venire spesso i brividi anche da avversario ed è stato bello giocare quel tipo di gare. Quest’anno sono contento finalmente di avere quel pubblico e quel palazzetto dalla mia parte”.