Giorno di riposo per i bianconeri dopo il successo di ieri a Milano in gara 4 di semifinale. Domattina si torna al PalaBarton per iniziare il lavoro di preparazione alla finale. La felicità di Plotnytskyi, Giannelli, Lorenzetti e del presidente Sirci
Si è risvegliata, molto piacevolmente, in finale scudetto la Sir Susa Vim Perugia.
Il successo di ieri sera a Milano in gara 4 di semifinale playoff ha garantito agli uomini del presidente Sirci una delle due poltrone per la serie che assegna il tricolore. Risultato di grande prestigio in un campionato difficile ed equilibrato come quello italiano, risultato arrivato dopo una lunga stagione e dopo due serie di playoff molto difficili contro Verona nei quarti prima ed appunto contro Milano in semifinale poi, risultato che conferma la bontà del lavoro svolto dallo staff tecnico e dai giocatori e che riporta Perugia in Champions League dopo una stagione di assenza.
Risultato che, con l’altra semifinale tra Trento e Monza che si deciderà nella “bella” di domenica, consente ai Block Devils di godere oggi di un giorno di riposo e recupero con il ritorno al PalaBarton per iniziare a preparare la finale domani con una doppia seduta di lavoro.
È quindi oggi giusto, ed anche piuttosto bello, fare un veloce recap di quello che è stato ieri sera, delle difficoltà iniziali, della lotta sportiva nel secondo set, di come poi i bianconeri siano usciti di prepotenza dal terzo parziale in avanti, della festa a fine gara sotto lo spicchio bianco dell’Allianz Cloud insieme agli scatenati tifosi giunti da Perugia.
La chiusura migliore della semifinale con Milano è però nelle parole dei protagonisti.
“Siamo stati bravi perché abbiamo giocato sempre insieme”, dice il super Oleh Plotnytskyi di ieri sera. “Soprattutto nel momento difficile del primo set dove le cose non funzionavano il nostro cerchio di squadra è rimasto sempre compatto. Ognuno di noi ha portato un pezzettino per questa vittoria e parlo di tutti e quattordici i giocatori, non solo chi sta in campo perché durante i timeout ti arriva gente dalla Slovenia o da Cuba e ti dà una carica incredibile. Adesso? Da domani dobbiamo lavorare, e tanto, per la finale”.
“Sono molto contento - conferma Simone Giannelli - perché siamo in finale scudetto e perché il prossimo anno saremo di nuovo in Champions League che quest’anno ci è mancata molto e che era un obiettivo. Si sono dette tante parole su di noi e su di loro, qualcuna vera qualcuna un po’ meno. Io dico che in queste gare ed in tutte quest’anno contro Milano non abbiamo mai mollato. Loro sono una grande squadra che gioca e molto bene, ma noi siamo una squadra che c’ha il cuore. Tante volte questa cosa è passata un po’ inosservata, ma è così e lo avrei detto anche se avessimo perso. Siamo stati lì ancora una volta tutti insieme dopo un primo set dove ci hanno fatto male con la battuta, siamo tornati palla dopo palla e sono orgoglioso della squadra e dei miei compagni perché abbiamo combattuto con la tecnica, con il cuore e con tutto quello che avevamo”.
“Ieri sera i nostri giocatori sono stati dei grandi eroi”, racconta un felice presidente Sirci. “È stata una partita meravigliosa, nel primo set ci hanno preso un po’ a pallonate, nel secondo abbiamo tenuto l’impatto di una grande squadra come Milano e di un grande pubblico, siamo riusciti a spuntarla e poi nel terzo e quarto parziale, sull’onda dell’entusiasmo e di una grande battuta, li abbiamo domati. Milano si conferma una grande realtà della pallavolo ed esce a testa alta dopo quattro partite incredibili, quattro battaglie che ci hanno detto quanto è bella la pallavolo. I nostri tifosi? Splendidi, sono l’anima e lo spirito di Perugia”.
La chiusura del cerchio è di coach Angelo Lorenzetti.
“Finale scudetto e Champions? Una combo di notizie meravigliose. Devo fare tre ringraziamenti. Il primo alla squadra perché ad inizio stagione avevo detto ai ragazzi che dovevano andare a caccia di finali. Ci sono andati in tutte e quattro le manifestazioni a cui abbiamo partecipato e non è scontato. Non deve essere un modo per parametrare il futuro, ma intanto lo hanno fatto. Il secondo ringraziamento lo faccio al mio staff perché abbiamo avuto un’emergenza importante prima di partire. Si sono fatti in quattro per far sì che qualcuno potesse giocare pur con della sofferenza. Il rischio che non potesse giocare era grossissimo e questo consolida ancora di più la squadra. Il terzo ringraziamento lo vorrei fare a Matey Kaziyski. È stato un altro regalo della pallavolo poterlo abbracciare ogni volta. È un grande giocatore, come lui non c’è n’è. Stavolta è andata bene a me, lo porterò sempre nel cuore. La partita di ieri? Nel primo set loro sono stati fantastici nel cambiopalla, anche nelle poche situazioni dove li abbiamo presi hanno saputo coprire e ricostruire con grande efficacia. Tuttavia non avevamo preso grandi break dai loro battitori più importanti tranne all’inizio con Porro, questo era l’aspetto da prendere dal primo set. Ci siamo detti di continuare nella speranza che la nostra battuta facesse un po’ più male e che loro calassero un po’ nel cambiopalla. I tifosi? Dico parole che si ripetono, ma che non sono scontate. Ieri hanno fatto un casino dell’anima, questa finale è anche per loro, una finale con e per Perugia”.