12
Ottobre 2023

ANGELO LORENZETTI A 360° DOPO IL TEST DI IERI

Parola al coach bianconero a dieci giorni dall’inizio ufficiale della stagione: “La gara di ieri era come l’ultimo giorno di scuola per questo gruppo di lavoro e come atteggiamento volevamo sottolineare il fatto che siamo stati bene in questo periodo sia grazie alla pazienza ed alle attenzioni degli esperti sia grazie alla crescita dei giovani. Da lunedì, con il gruppo al completo, sarà molto importante l’impatto iniziale, ci dovrà essere un ascolto empatico delle varie componenti”

Sala pesi e lavoro tecnico stamattina per la Sir Susa Vim Perugia.

Dopo il test amichevole di ieri pomeriggio contro Porto Viro, l’ultimo della preseason contro un avversario (mercoledì sera 18 ottobre ci sarà invece la sfida tutta in famiglia al PalaBarton con la rosa al completo e con ingresso libero per il pubblico), coach Lorenzetti ha lasciato un solo allenamento oggi per i Block Devils che poi si rivedranno domani per una doppia seduta di lavoro. Già stamattina ha ripreso in gruppo Herrera, il primo dei nazionali rientrato alla base. Nel fine settimana in arrivo tutti gli altri, da lunedì 16 lo staff tecnico avrà finalmente la squadra al completo.
Lorenzetti intanto si gode la bella Perugia vista ieri nell’allenamento congiunto con Porto Viro con i “grandi” che hanno dimostrato tanta qualità ed una già discreta condizione fisica e con i “piccoli” che hanno avuto una esponenziale crescita tecnica e motivazionale.
Proprio il tecnico nativo di Fano commenta così:

“Ho visto una bella squadra ieri al di là dell’aspetto tecnico, ma per come i ragazzi hanno saputo mettere in pratica le cose che avevo chiesto. Era una partita che volevamo interpretare in modo speciale. È chiaro che non sono partite da “titoloni”, però era come l’ultimo giorno di scuola per questo gruppo di lavoro e come atteggiamento volevamo sottolineare il fatto che siamo stati bene in questo periodo sia grazie alla pazienza ed alle attenzioni degli esperti sia grazie alla crescita dei giovani. Domani dedicheremo un momento particolare proprio per i giovani per sottolineare la nostra gratitudine perché senza di loro sarebbe stato un periodo molto noioso, per consolidare il senso di appartenenza a questa società e per testimoniare il fatto che sono pronti se durante la stagione qualche volta, facendo gli scongiuri, dovessimo averne bisogno in allenamento. Per ogni ruolo abbiamo invece delle possibilità e questo era il secondo obiettivo della nostra preparazione. Quanto ai ragazzi più esperti, c’è la consapevolezza che si sono preparati al massimo delle loro possibilità per aspettare i compagni impegnati con le nazionali, sanno chiaramente loro per primi che il livello avuto finora è diverso da quello che avremo in palestra da lunedì”.

Adesso per Lorenzetti ed il suo staff l’attesa di avere la rosa al completo è ormai terminata ed inizia una fase di lavoro diversa.

“L’attesa c’è stata, abbiamo seguito i nostri nazionali nelle varie competizioni, ora dobbiamo adattarci al calendario che abbiamo. È chiaro che ogni allenatore ha le sue caratteristiche e le sue idee di gioco e da lunedì bisognerà spingere anche su questo aspetto. Ho sentito giorni fa una intervista molto bella di Ettore Messina, (coach dell’Olimpia Milano, ndr), non ricordo se prima o dopo la Supercoppa di basket, che ha descritto la prima settimana di lavoro una gran confusione e, se c’è stata confusione da lui, penso ce ne sarà anche qui al Palabarton (sorride Lorenzetti, ndr). Ovviamente dovremo farne il meno possibile sapendo che tutto in una settimana non si potrà fare e che ci sarà invece bisogno di un periodo più lungo. Sarà molto importante l’impatto iniziale, ci dovrà essere un ascolto empatico delle varie componenti, i nuovi arrivati dovranno ascoltare i compagni che erano qui e che sono un pochino più avanti per quello che riguarda la tattica ed il sistema di gioco, noi dovremo saper ascoltare un po’ di naturale stanchezza mentale o fisica dei nazionali che saranno però più avanti sotto l’aspetto del ritmo di gioco. Quello che da lunedì certamente dipenderà da noi sarà come lavoreremo, come ci parleremo e come staremo insieme”.