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Marzo 2018

Berger: “questa Perugia scenderà in campo per chiudere la serie!”

Protagonista in campo e fuori: austriaco di nascita, ma ormai perugino d’adozione con il suo sorriso sempre pacato e con quegli occhi che trasmettono un grande senso di tranquillità e determinazione. Al terzo anno in Italia, al secondo consecutivo al PalaEvangelisti, anche il suo italiano è migliorato, come le sue prestazioni in campo ogni qualvolta è stato chiamato in causa da Lorenzo Bernardi. E lo dimostra di fronte alla stampa locale presentando la prossima sfida che vedrà impegnati i Block Devils per gara 2 dei quarti di finale scudetto.

Dopo la vittoria di sabato scorso in casa contro Ravenna, sarà fondamentale scendere in campo per chiudere subito la sfida per accedere alle semifinali…

“Si, è vero. Dobbiamo scendere in campo cercando subito di chiudere gara 2. Pensare di andare a gara 3 renderebbe tutto più complicato, in queste sfide siamo consapevoli che Ravenna sia una squadra molto forte. Noi però abbiamo il dovere di scendere in campo e giocare al nostro solito: è quello che vogliamo fare. Non dobbiamo pensare all’ultima gara di regular season e la dimostrazione c’è stata in gara 1 dei playoff: quella era una partita che non contava per la classifica e non contavano i punti. Nei playoff contano invece solo le vittorie e noi abbiamo in testa questo obiettivo”.

I primi due set di gara 1 hanno però evidenziato qualche difficoltà per la Sir: l’inizio con una formazione rimaneggiata ed il primo set perso, poi il secondo set vinto ai vantaggi dopo aver annullato 2 palle set agli avversari. Cosa non è andato in quell’inizio di partita?

“Non abbiamo giocato al nostro solito contro Ravenna, è vero. Dall’altra parte della rete abbiamo trovato una squadra che sapevamo che non sarebbe stata quella affronta nell’ultima di regular season ed eravamo pronti a questo. La Bunge ha però giocato benissimo, hanno forzato in battuta e ci hanno messo in difficoltà e nel primo set sono stati nettamente più bravi di noi. Sappiamo che quando loro giocano così diventa difficile per tutti gli avversari. Ora domenica però ci aspetta una gara nuova, sappiamo che sarà dura perché giochiamo nel loro palazzetto ed avranno l’aiuto del loro pubblico. Noi abbiamo il compito di iniziare subito forte e trovare il nostro ritmo di gioco per metterli in difficoltà”.

In questa parte di stagione sei chiamato in causa con più continuità anche a fronte degli acciacchi fisici di Russell. Cosa è cambiato rispetto all’inizio?

“Devo dire che la pausa estiva mi ha bloccato un po’, non avendo giocato con la nazionale sono andato fuori forma ed ho avuto bisogno di un po’ di tempo per tornare al 100%, considerando che per 2 mesi e mezzo avevo perso il ritmo. Sto lavorando benissimo con la squadra, abbiamo in rosa i giocatori più forti del mondo e questo è uno stimolo molto importante perché sei chiamato sempre a dare il massimo. Questo è fondamentale per la mia mentalità, perché mi spinge a migliorarmi giorno dopo giorno. Cerco sempre di farmi trovare pronto, sia quando devo giocare titolare, quando devo entrare in ricezione o a muro o quando entro per un servizio”.

Domenica ritrovi dall’altra parte del campo il tuo connazionale Buchegger…

“Non ci siamo sentiti questa settimana, visti anche i nostri impegni in Turchia, ma Ravenna non è solo Buchegger. Lui ha fatto una grande stagione quest’anno ed è stato il secondo top scorer in Italia. In Austria sono molto felici perché per la prima volta due giocatori austriaci giocano in Superlega, che sappiamo essere uno dei campionati più forti del mondo. Se ne parla molto sulla stampa austriaca in questi giorni…”

La forza di questa Sir è il gruppo. Sabato scorso, dopo la vittoria, hai dichiarato che uno dei punti di forza è anche l’umiltà.

Si, e lo ripeto. Siamo un grande gruppo e siamo tutti amici e riusciamo a vivere momenti anche fuori dal palazzetto e questo è un bene. Riusciamo ad incontrarci la sera, facciamo tante cose e credo che poi questa intesa si vede anche sul campo perché riusciamo a capirci subito”.